Come progettare correttamente l'illuminazione artificiale?
I passaggi fondamentali sono 4 e sono qui illustrati:
1. Valuta le attività svolte in ogni ambiente Ogni zona della casa ha esigenze luminose diverse. In cucina bisogna che venga illuminato il piano di lavoro, il tavolo dove si mangia e lo spazio circostante per muoversi. Ogni ambiente insomma ha una sua funzione.
2. Combina luce diffusa e luce puntuale
Diffusa per illuminare in modo omogeneo gli spazi circostanti per muoversi.
Puntuale per lettura, piano lavoro, specchio del bagno, ecc.
3. Scegli temperatura colore adeguata
Luce calda (2700–3000 K): camere da letto, soggiorni o comunque luoghi dove si sta molto tempo.
Neutra (4000 K): cucina, bagni nei luoghi dove vi è un lavoro da svolgere come ad esempio cucinare, lavarsi ecc.
Fredda (5000–6000 K): garage, ambienti tecnici.
(chiaramente ognuno in casa propria è libero di avere la luce che si desidera!)
4. Controlla l'abbagliamento (UGR < 19) Un fattore importante per evitare fastidi visivi, soprattutto vicino a monitor e superfici riflettenti. I riferimenti normativi principali In questo specchietto vengono inserite le 3 principali regole:
A. DM 5 luglio 1975 (Min. Sanità)
Richiede che ogni ambiente destinato alla permanenza di persone sia dotato di illuminazione naturale e artificiale adeguata.
Non specifica valori tecnici, ma stabilisce il principio di salubrità.
B. Norme UNI EN 12464-1 (Illuminazione dei luoghi di lavoro interni)
Anche se pensate per uffici e ambienti di lavoro, queste norme sono un ottimo riferimento per la casa.
Definiscono i livelli di illuminamento (lux) consigliati:
Ambiente - Illuminamento minimo consigliato
Cucina: 300-500 lux
Bagno: 200-300 lux
Soggiorno: 200 lux
Camera da letto: 100-200 lux
Corridoi, scale: 100 lux
C. Decreto Requisiti Minimi (D.M. 26/06/2015)
Riguarda l'efficienza energetica.
Incentiva l'uso di sistemi a LED e il controllo intelligente della luce (sensori, dimmer, ecc.).
In Conclusione:
Progettare la luce artificiale in casa con attenzione non è solo una questione estetica: significa rispettare criteri normativi, risparmiare energia e migliorare il comfort abitativo. Conoscere i riferimenti legislativi e applicare buone pratiche di progettazione è il primo passo per uno spazio domestico funzionale e accogliente.
E infine io consiglio sempre: Una buona progettazione prevede più punti luce distribuiti, piuttosto che pochi e centralizzati.